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Ex Convento dei Riformati |
Nel 1615 venne inaugurato il convento dei Padri Francescani Minori di stretta osservanza, dettiRiformati, ai quali fu assegnata la chiesa dell’ Annunciazione e le due cappelle annesse: S. Nicola, che fu parrocchia e S. M. Maddalena. Secondo lo storico De Rosis uno dei fondatori del Convento dei PP. Riformati che si edificò a Longobucco, fu il dott. Benedetto greco...
Il quadro europeo del momento è segnato da grandi guerre e dal nascente colonialismo verso le nuove terre, mentre il quadro nazionale è caratterizzato da un processo di “rifeudalizzazione”, la pressione dei ceti nobiliari sulle campagne si aggravò e le condizioni di vita delle popolazioni rurali peggiorarono. Il divario fra le diverse aree italiane era molto marcato, particolarmente forte tra l’Italia Settentrionale e quella meridionale: al nord si impiantarono i primi nuclei di imprenditorialità agraria mentre al sud si affermò un ceto di latifondisti arretrati, situazione che andò peggiorando con il periodo buio della dominazione spagnola. Per Longobucco i primi decenni del XVII secolo furono caratterizzati da qualche cenno di benessere con un’economia basata oltre che sull’artigianato, sul taglio dei pini, sulla pastorizia e sulla agricoltura. In forza della legge del 7 luglio 1866 che stabiliva la soppressione dei conventi quello di Longobucco fu soppresso il 23 aprile 1867. Allora i consiglieri del comune sotto la presidenza del sindaco Caccuri, deliberarono di chiedere la cessione del convento e del terreno adiacente ad uso pubblico del comune, per liberare così il bilancio da tante passività. Difatti delle scuole elementari e della regia Pretura pagava di fitto lire 400 annue. Tutti questi uffici passarono all’ ex convento. E così dopo 252 anni i Padri Riformati abbandonarono Longobucco. Di recente restaurazione l’ex convento dei Frati Francescani, conserva intatto il suo stile barocco e tutta la storia dei cittadini longobucchesi che hanno vissuto la propria gioventù scolastica e di formazione professionale nelle stanze di questo meraviglioso sito storico-culturale. Nel 1937 vi venne istituito grazie all’avv. Giuseppe Lavia, podestà di Longobucco, uncorso annuale di avviamento professionale di tipo industriale, trasformatosi in seguito in scuola di formazione e di riqualificazione professionale. Centro di formazione professionale, di primo e secondo grado di istruzione, accogliendo la maggiorparte dei cittadini longobucchesi fino ai primi anni del 2000, oggi divenuto Parco nazionale della Sila con tutte le carte in regola per diventare volano di un turismo che nella cittadina pre-silana non è mai riuscito, per mille motivi a decollare. Tuttora il sito conserva la sua natura di centro della cultura e del sapere ospitando oltre che agli innumerevoli convegni socio-culturali, "Frammenti di storia" una mostra "ARTIGIANATO e ANTICHI MESTIERI" inserita nel Sistema Museale della Provincia di Cosenza e nel Sistema Museale Regionale attraverso il progetto informatico IRESUD ed al centro del programma "Eccellenze Nazionali" di RTL 102.5 a tema sugli antichi mestieri di Longobucco, fino a poco tempo fa fucina di artisti e artigiani attenti lavoratori nelle loro botteghe artigiane sino agli anni ottanta.Un ufficio: il CISP (Calabria Internet Social Point) interno alla biblioteca comunale “Bruno da Longobucco” al servizio degli utenti-visitatori per ogni formalità informatica-culturale secondo il principio dell’accoglienza e del diritto all’informazione. Un Eco-Museo dell'artigianato silano ed ella difesa del suolo dell'Ente Parco Nazionale della Sila. |