
Chiese e campanile. Ma il patrimonio monumentale di Longobucco è ben più vasto. innanzitutto, sono da osservare i magnifici palazzi che impreziosiscono in centro storico.Palazzo Citino e la sua affascinante facciata con le caratteristiche "Maschere", in Piazza Matteotti, l'antica Piazza Grande su cui si affacciono altre sontuose residenze. Molto interessante l'ampio arco di Palazzo De Capua-Forciniti. Ed ancora: Palazzo Mazza, in Largo Sfera; la classicheggiante terrazza di Palazzo Bruno; le bellissime dimore del XVII secolo diCorso Piazzetta e via Portacqua; Palazzo de Simone, in Piazzetta del Popolo; Palazzo Graziani, in largo Soprana e Palazzo Boccuti-Sommario. Di fronte a quest'ultimo, situato in via Portamarina(un tempo corso principale, per cui si accedeva alla porta che guardava il mare), è collocato un bellissimo Portale ad arco del XVIII sec., unica testimonianza di una vecchia villa. Nei pressi dela chiesa di Santa Maria maddalena è posto il Monumento dei caduti edificato nel 1923 con pietre del carso, inviate nel 1919 dal generale Pirillo. Interessante anche il convento dei Frati francescani con il suo chiostro, oggi sede del parco della Sila. I più curiosi possono avventurarsi fino a scoprire il Palazzo "e ri nivuri", dei neri, dove tra il 1937 e il 1943 vennero ospitati alcuni confinati etiopici e proseguire fino all'antichissimo Rione "Burgo" (oggi via Borgo). A fianco l'ex convento dei frati Francescani in Via Roma è posta la statua di Padre Pio che insieme al monumento di San Domenico patrono della città in Corso C. Colombo sono opere del maestro T. Pirillo. Il rione San Domenico, nella parte alta, sorto attorno al vecchio convento domenicano in gran parte nel XIX secolo, offre caratteristiche architettoniche interessanti. In questo rione abitava l'imprendibile "RE della Montagna", il capobrigante Domenico Strafaci, detto palma. Caratterizzano il centro storico di longobucco le tortuose "vinedde", anguste viuzze che si intersecano e sovrappongono disordinatamente, sovente ostacolate dai "gafi", le scale di accesso ai piani superiori, sopratutto nei quartieri più antichi (Mota, Terzuolo, Portacqua, Portamarina) il vero cuore storico dell'abitato. Fino agli inizi dell'800 il limite superiore dell'abitato era costituito, infatti, dall'odierna Piazza matteotti. Scendendo per via Motta, si arriva al "Casalino", da dove si gode un otimo panorama sull'ampia valle del Trionto. Risalendo, sulla sinistra, via dei Santi.
Foto Longobucco