L’ amore per questo prezioso gioiello mi ha spinto oltre a scrivere la narrativa a dover realizzare con le mie mani il telaio in miniatura… L’ idea che nasce di creare un progetto sull’ arte della tessitura è suggerita dall’ esperienza diretta vissuta con grande saggezza d’ animo che arricchiva quotidianamente le giornate di chi come me tesseva e trascorreva il suo tempo ascoltando quel ritmo piacevole che oggi purtroppo va sempre più scomparendo.. Oggi purtroppo a malincuore devo ammettere di rendermi conto che ciò che è stato non ritorna e con grande spirito di ottimismo qualcuno ancora fortunatamente nel nostro territorio opera laboriosamente e con grande dignità. Mi è capitato di visitare case dove ancora lui (il telaio) è lì imponente a fare il suo compito e pronto a dare il massimo dei suoi capolavori quali: coperte, tappeti, asciugamani, tovaglie, strofinacci, centrini, arazzi ed in casi eccezionali anche vestiti ed accessori. Non trascuro per nessuna ragione il senso morale oltre a quello materiale che il telaio personalmente mi ha donato insegnandomi a crescere tra l’ ordito e le trame tra i rumori che erano melodia di quei giorni infiniti, tra quel ritmo dolce e l’ apprendere mentre chi, era veterana dimostrava destrezza e pazienza nell’ incanalarmi verso un mondo che sono fiera di aver vissuto. Tutto questo lo devo a zia Maria De Luca “mammaenonno” (così la chiamo) che non trascurava niente e con destrezza e precisione svolgeva tutti i compiti dall’ inizio alla fine. Tutto scorre, tutto rimane dentro e questo mi ha portato a scrivere l’ opera d’ arte “ era tessitura” tutta in vernacolo ed è stata la II classificata per la Calabria settentrionale nel concorso della seconda edizione del festival del dialetto di Calabria. Lì tra i versi sono racchiusi tutti i passaggi del telaio dall’ inizio alla fine. L’ amore per questo prezioso gioiello mi ha spinto oltre a scrivere la narrativa a dover realizzare con le mie mani il telaio in miniatura. Ciò mi ha dato emozioni forti che non riesco nemmeno a descrivere portandomi lontano nel tempo. Nei ricordi più vivi di un passato che rimarrà nel mio mondo e nel mondo dei valori più grandi nella cultura di un paese che è per eccellenza la terra madre dell’ arte della tessitura. Ecco perché il bisogno di dover conservare questo bene culturale che è fierezza di una terra che ha dato e darà ancora, l’ esternare fuori ciò che si ha dentro è risorsa di sentimenti profondi verso una cultura (in questo caso) che è stata e rimarrà viva nel tempo.
Longobucco e la sua opera d’ arte “il telaio”
Longobucco, un pugno di case che batte nel cuor di calabria. Tra le montagne preziose dell’ antica Sila Greca. Lì dove i giorni si consumano nella trascorrere lento del tempo ed assoparondo il gusto della vita fatto di valori che vanno oltre i confini dei profondi sentimenti in quel tempo che ha segnato la storia di un paese colmo di cultura d’ arte quale “il telaio”.
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Maria De Luca